I tuoi occhi sono il riflesso di altri occhi e la tua bocca,mi parla di altri baci.Le tende di mussola rosa,nascondono finestre,uguali ad altre,che spiavano altri orizzonti.Ascolto parole,lontane,flebili come il ricordo di un'infanzia;nascosto dietro paraventi di silenzio,sfoglio vecchi libri squinternati alla ricera di foto ingiallite,dimenticate,lì tra quelle pagine.La musica di Dizzy Gillespie esce dalle casse del PC,nella mente mi scorrono le parole di Kerouac "On the road"la vecchia Ameriva scorre coast to coast,America sognata e mai vista,scorre negli occhi dell'adolescente appena sveglio la domenica mattina;nel pomeriggio,chiuso nel fumo caldo di una sala cinematografica,ci si immergerà.
martedì 22 gennaio 2008
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2 commenti:
ciao giankan, come stai? Anche io ho letto kerouac, e sono rimasto affascinato dal suo mondo, i treni merci che filavano nella notte con vagabondi poeti, il deserto silenzioso le sbornie e gli sballi,molti della mia generazione non capendo il messaggio sono finiti nei centri di recupero per tossici, ci sono uomini che passano attraverso il fuoco senza bruciarsi, ed atraverso queste estrenm e esperienze, trovano il valore di se stessi e si elevano. Ma sono spiriti ispirati e superiori,non per tutti,tanti hanno frainteso la filosofia del nostro jak e credendo di elevarsi si sono bruciati fatalmente.
ciao Pasquale hai scritto parole bellissime e piene di verità,ti ringrazio e ti abbraccio
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