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La luna ha schiacciato la sua faccia pallida contro i vetri della mia insonnia,con gli occhi sbarrati indago il buio della stanza,appena schiarito dalla luce lunare,alla ricerca della tua presenza,cercando ciò che rimane dell'amore e del tuo corpo.Vado tastando le lenzuola alla ricerca di un pò del tuo calore,ma solo rimane una fredda incurvatura, lì dove poco fà,giacevi.Come un animale,fiuto l'aria alla ricerca di odori e,una lieve traccia del tuo sudore mi afferra alla gola,la deglutisco,la assaporo come un frutto raro e prezioso.Gli occhi non servono nel buio della camera,ma il tatto riesce a riconoscere nelle pieghe delle lenzuola,ogni parte,pur minima,del tuo corpo d'amore.
Frammenti
d'amore dissolto
rimane nell'aria
odore,eco di parole.
La notte,
la notte gelosa
conserva la forma
la forma di te.
La città,che andava spengendo le sue luci,ti aveva afferrato,dissolto tra le sue ombre,assimilato ai suoi richiami.Inutile inseguirti tra gli ultimi barbagli di stupide insegne al neon.
Precipitato nel canto sconclusionato degli ubriachi,oppure nelle loro vane fantasie alla ricerca di altre realtà,non so quale voragine abbia ingoiato quella luce,che solo poco fà,faceva risplendere il mio corpo.
Frammenti
frammenti d'amore.
Lungo i viali,
là dove si consuma
l'ultima speranza
dove le luci fuggenti
di automobili veloci
illuminano a tratti
l'estremo richiamo.
L'alba scorre bianco-dorata,sulle onde del fiume,seduto sulla sponda,tra gli alberi,odo il timido risveglio della città,e la gloria sublime degli uccelli,felici di vedere un altro giorno.
La felicità piove dal cielo come una nevicata,piove in note ora stridule,ora melodiose,e io,che ci faccio qui,perché non canto,perché non grido la mia gioia?
L'incontro ha lasciato un fuggevole ricordo,abbiamo fatto sesso,certamente,entrambi cercavamo sesso.
Ora la luce irrompe,sempre più decisa,s'insinua tra le foglie cupe dei tigli e si posa sulle mie mani,
Abbiamo parlato e di che cosa,ci siamo guardati?
Abbiamo fatto sesso,era quello che volevamo entrambi.
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