Sopra un vecchio tavolo di legno con una gamba rotta,vive un essere saggio.Vive di insulti,elemosine e di tanto,tanto coraggio.Ogni sera vado a trovarlo,per un bicchiere di vino,talvolta una birra,mi racconta la sua vita,ogni sera la stessa storia,ma con qualche variante,qualcosa manca,qualcosa s'aggiunge,così è la vita,Mi servo di lui anche come deposito dei miei ricordi,gli narro cose mie che temo di dimenticare,lui le immagazzina nella sua memoria e quando ne avrò bisogno saprò dove trovarle,pagando il solito modico prezzo d'una bevuta in compagnia,ritorno in possesso della mia memoria,lucida e fresca come se gli episodi stessero accadendo al momento.Giorni fà mi ha presentato un nuovo amico,un ragnetto nero che ha fatto la tela dentro il suo vecchio cappello,mi ha parlato di lui,delle sue acrobazie,della sua abilità costruttiva e era decisamente orgoglioso dell'amico,gli ho chiesto come farà col cappello,lui mi ha detto che ormai è diventato la casa dell'amico e lui non si mette in testa le case altrui,ci siamo fatti una gran risata e una gran bevuta di birra.Durante il giorno se ne sta seduto a gambe incrociate sul vecchio tavolo zoppo,ieratico e composto come uno scalcinato Budda dei bassifondi,di notte,con il suo amico,si rifugia sotto il tavolo,dove lo visitano i soliti sogni etilici che lo perseguitano da tempo,forse causati,oltre che dalle troppe bevute,da un eccesso di memoria non sua.Di tanto in tanto,la notte,gli fa visita anche la sua amica Pamela,ma questa è un'altra storia,che racconterò un'altra volta. nuovo amico,un ragnetto nero che ha fatto la tela dentro il suo vecchio cappello,mi ha parlato di lui,delle sue acrobazie,della sua abilità costruttiva e era decisamente orgoglioso dell'amico,gli ho chiesto come farà col cappello,lui mi ha detto che ormai è diventato la casa dell'amico e lui non si mette in testa le case altrui,ci siamo fatti una gran risata e una gran bevuta di birra.Durante il giorno se ne sta seduto a gambe incrociate sul vecchio tavolo zoppo,ieratico e composto come uno scalcinato Budda dei bassifondi,di notte,con il suo amico,si rifugia sotto il tavolo,dove lo visitano i soliti sogni etilici che lo perseguitano da tempo,forse causati,oltre che dalle troppe bevute,da un eccesso di memoria non sua.Di tanto in tanto,la notte,gli fa visita anche la sua amica Pamela,ma questa è un'altra storia,che racconterò un'altra volta.
mercoledì 29 agosto 2018
per
Sopra un vecchio tavolo di legno con una gamba rotta,vive un essere saggio.Vive di insulti,elemosine e di tanto,tanto coraggio.Ogni sera vado a trovarlo,per un bicchiere di vino,talvolta una birra,mi racconta la sua vita,ogni sera la stessa storia,ma con qualche variante,qualcosa manca,qualcosa s'aggiunge,così è la vita,Mi servo di lui anche come deposito dei miei ricordi,gli narro cose mie che temo di dimenticare,lui le immagazzina nella sua memoria e quando ne avrò bisogno saprò dove trovarle,pagando il solito modico prezzo d'una bevuta in compagnia,ritorno in possesso della mia memoria,lucida e fresca come se gli episodi stessero accadendo al momento.Giorni fà mi ha presentato un nuovo amico,un ragnetto nero che ha fatto la tela dentro il suo vecchio cappello,mi ha parlato di lui,delle sue acrobazie,della sua abilità costruttiva e era decisamente orgoglioso dell'amico,gli ho chiesto come farà col cappello,lui mi ha detto che ormai è diventato la casa dell'amico e lui non si mette in testa le case altrui,ci siamo fatti una gran risata e una gran bevuta di birra.Durante il giorno se ne sta seduto a gambe incrociate sul vecchio tavolo zoppo,ieratico e composto come uno scalcinato Budda dei bassifondi,di notte,con il suo amico,si rifugia sotto il tavolo,dove lo visitano i soliti sogni etilici che lo perseguitano da tempo,forse causati,oltre che dalle troppe bevute,da un eccesso di memoria non sua.Di tanto in tanto,la notte,gli fa visita anche la sua amica Pamela,ma questa è un'altra storia,che racconterò un'altra volta. nuovo amico,un ragnetto nero che ha fatto la tela dentro il suo vecchio cappello,mi ha parlato di lui,delle sue acrobazie,della sua abilità costruttiva e era decisamente orgoglioso dell'amico,gli ho chiesto come farà col cappello,lui mi ha detto che ormai è diventato la casa dell'amico e lui non si mette in testa le case altrui,ci siamo fatti una gran risata e una gran bevuta di birra.Durante il giorno se ne sta seduto a gambe incrociate sul vecchio tavolo zoppo,ieratico e composto come uno scalcinato Budda dei bassifondi,di notte,con il suo amico,si rifugia sotto il tavolo,dove lo visitano i soliti sogni etilici che lo perseguitano da tempo,forse causati,oltre che dalle troppe bevute,da un eccesso di memoria non sua.Di tanto in tanto,la notte,gli fa visita anche la sua amica Pamela,ma questa è un'altra storia,che racconterò un'altra volta.
martedì 28 agosto 2018
sorgi e stupisci
E
i vostri stupidi sguardi
oblò
aperti sul vuoto.
Zizagante
frastagliamento
di
non-idee polverizzate.
Porte
chiuse di metafisici bazar,
immobilità
di calcestruzzo.
Sorgi
e stupisci anima mia,tutto il mondo è stupore e meraviglia.
Meraviglia
il fiore di cactus che col suo bianco rosato ha illuminato
la
mia giornata vivendo dall'alba al tramonto.
Meraviglia
il sole che penetra tra le stecche delle persiane,meraviglia ch'io mi
meravigli ancora.
domenica 26 agosto 2018
Iassis il bell'efebo
24/7/18
Venivi
da Cipro dove Eros e Afrodite trionfano.
Veniste
qui per gli studi ippocratici severi,
intanto dei tuoi Lari celebravi i riti e offrivi libagioni.
In
una vibrazione passarono attimi,giorni,anni.
Ti vedo ora nella tua isola divisa,
stanco,seduto
davanti al mare.
Davanti
là dove la tua gioventù,ballò la folle danza.
Seduto
sotto gli olivi,sfogli Kavafis,
di Jassis il bell'efebo,
di Jassis il bell'efebo,
la
tristissima sorte indaghi.
giovedì 9 agosto 2018
ho visto poeti
Ho visto poeti
Ho visto poeti.
Ubriachi di vino e parole,
poeti assetati d'amore,
Li ho visti cercarlo,
cercarlo per mari e per monti,
cercarlo anche nei cessi delle stazioni.
Ho visto poeti,
poeti assetati del bello,
li ho visti arrampicarsi,
arrampicarsi sugli specchi della luna,
per rubare al cielo lo splendore.
Ubriachi di vino e parole,
poeti assetati d'amore,
Li ho visti cercarlo,
cercarlo per mari e per monti,
cercarlo anche nei cessi delle stazioni.
Ho visto poeti,
poeti assetati del bello,
li ho visti arrampicarsi,
arrampicarsi sugli specchi della luna,
per rubare al cielo lo splendore.
ho visto poeti
Ho visto poeti
Ho visto poeti.
Ubriachi di vino e parole,
poeti assetati d'amore,
Li ho visti cercarlo,
cercarlo per mari e per monti,
cercarlo anche nei cessi delle stazioni.
Ho visto poeti,
poeti assetati del bello,
li ho visti arrampicarsi,
arrampicarsi sugli specchi della luna,
per rubare al cielo lo splendore.
Ubriachi di vino e parole,
poeti assetati d'amore,
Li ho visti cercarlo,
cercarlo per mari e per monti,
cercarlo anche nei cessi delle stazioni.
Ho visto poeti,
poeti assetati del bello,
li ho visti arrampicarsi,
arrampicarsi sugli specchi della luna,
per rubare al cielo lo splendore.
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