mercoledì 29 agosto 2018

per


Sopra un vecchio tavolo di legno con una gamba rotta,vive un essere saggio.Vive di insulti,elemosine e di tanto,tanto coraggio.Ogni sera vado a trovarlo,per un bicchiere di vino,talvolta una birra,mi racconta la sua vita,ogni sera la stessa storia,ma con qualche variante,qualcosa manca,qualcosa s'aggiunge,così è la vita,Mi servo di lui anche come deposito dei miei ricordi,gli narro cose mie che temo di dimenticare,lui le immagazzina nella sua memoria e quando ne avrò bisogno saprò dove trovarle,pagando il solito modico prezzo d'una bevuta in compagnia,ritorno in possesso della mia memoria,lucida e fresca come se gli episodi stessero accadendo al momento.Giorni fà mi ha presentato un nuovo amico,un ragnetto nero che ha fatto la tela dentro il suo vecchio cappello,mi ha parlato di lui,delle sue acrobazie,della sua abilità costruttiva e era decisamente orgoglioso dell'amico,gli ho chiesto come farà col cappello,lui mi ha detto che ormai è diventato la casa dell'amico e lui non si mette in testa le case altrui,ci siamo fatti una gran risata e una gran bevuta di birra.Durante il giorno se ne sta seduto a gambe incrociate sul vecchio tavolo zoppo,ieratico e composto come uno scalcinato Budda dei bassifondi,di notte,con il suo amico,si rifugia sotto il tavolo,dove lo visitano i soliti sogni etilici che lo perseguitano da tempo,forse causati,oltre che dalle troppe bevute,da un eccesso di memoria non sua.Di tanto in tanto,la notte,gli fa visita anche la sua amica Pamela,ma questa è un'altra storia,che racconterò un'altra volta. nuovo amico,un ragnetto nero che ha fatto la tela dentro il suo vecchio cappello,mi ha parlato di lui,delle sue acrobazie,della sua abilità costruttiva e era decisamente orgoglioso dell'amico,gli ho chiesto come farà col cappello,lui mi ha detto che ormai è diventato la casa dell'amico e lui non si mette in testa le case altrui,ci siamo fatti una gran risata e una gran bevuta di birra.Durante il giorno se ne sta seduto a gambe incrociate sul vecchio tavolo zoppo,ieratico e composto come uno scalcinato Budda dei bassifondi,di notte,con il suo amico,si rifugia sotto il tavolo,dove lo visitano i soliti sogni etilici che lo perseguitano da tempo,forse causati,oltre che dalle troppe bevute,da un eccesso di memoria non sua.Di tanto in tanto,la notte,gli fa visita anche la sua amica Pamela,ma questa è un'altra storia,che racconterò un'altra volta.

martedì 28 agosto 2018

sorgi e stupisci

E i vostri stupidi sguardi
oblò aperti sul vuoto.
Zizagante frastagliamento
di non-idee polverizzate.
Porte chiuse di metafisici bazar,
immobilità di calcestruzzo.

Sorgi e stupisci anima mia,tutto il mondo è stupore e meraviglia.
Meraviglia il fiore di cactus che col suo bianco rosato ha illuminato
la mia giornata vivendo dall'alba al tramonto.
Meraviglia il sole che penetra tra le stecche delle persiane,meraviglia ch'io mi meravigli ancora.


lucciole


Solo le lucciole sanno la notte,
che gli occhi ignorano.


domenica 26 agosto 2018

Iassis il bell'efebo

24/7/18

Venivi da Cipro dove Eros e Afrodite trionfano.
Veniste qui per gli studi ippocratici severi,
intanto dei tuoi Lari celebravi i riti e offrivi libagioni.
In una vibrazione passarono attimi,giorni,anni.
Ti vedo ora nella tua isola divisa,
stanco,seduto davanti al mare.
Davanti là dove la tua gioventù,ballò la folle danza.
Seduto sotto gli olivi,sfogli Kavafis, 
di Jassis il bell'efebo,
la tristissima sorte indaghi.

giovedì 9 agosto 2018

ho visto poeti

Ho visto poeti
Ho visto poeti.
Ubriachi di vino e parole,
poeti assetati d'amore,
Li ho visti cercarlo,
cercarlo per mari e per monti,
cercarlo anche nei cessi delle stazioni.
Ho visto poeti,
poeti assetati del bello,
li ho visti arrampicarsi,
arrampicarsi sugli specchi della luna,
per rubare al cielo lo splendore.

ho visto poeti

Ho visto poeti
Ho visto poeti.
Ubriachi di vino e parole,
poeti assetati d'amore,
Li ho visti cercarlo,
cercarlo per mari e per monti,
cercarlo anche nei cessi delle stazioni.
Ho visto poeti,
poeti assetati del bello,
li ho visti arrampicarsi,
arrampicarsi sugli specchi della luna,
per rubare al cielo lo splendore.