Paese mio infinitamente amato.
Amato,appassionatamente come si ama un'amante,con la tenerezza co cui si ama un figlio,come un mattino d'estate a ventanni.
Paese mio sfigurato avvilito,triste ,umiliato,vedo il tuo volto deturpato e vorrei fuggire,ti giuro,che se legami stretti non mi tenessero qui l'avrei già fatto.
Paese mio infinitamente caro,perché la tua gente così umanamente popolare,si è trasformata in massa terrorizzata e tremebonda,priva di etica sociale,incapace,per paura,d'amore?
Quel popolo bello,nel quale mi specchiavo,diventato gente anonima,che ha creduto alla favola stupida e bugiarda,che si possa vivere meglio senza porsi troppi scrupoli.Popolo diventato incapace di leggere negli occhi di chi soffre,di chi fugge,vedendo in essi un nemico e non si accorge che i suoi veri nemici non hanno né soffernza,o motivo di fuga e non Hanno nemmeno occhi da guardare.
Paese mio,io non posso materialmente fuggire da te,l'età e gli amori mi legano qui,non posso,con il cuore spezzato,che ripudiarti e tradirti.....addio.