martedì 26 maggio 2009

Italia

Paese mio infinitamente amato.
Amato,appassionatamente come si ama un'amante,con la tenerezza co cui si ama un figlio,come un mattino d'estate a ventanni.
Paese mio sfigurato avvilito,triste ,umiliato,vedo il tuo volto deturpato e vorrei fuggire,ti giuro,che se legami stretti non mi tenessero qui l'avrei già fatto.
Paese mio infinitamente caro,perché la tua gente così umanamente popolare,si è trasformata in massa terrorizzata e tremebonda,priva di etica sociale,incapace,per paura,d'amore?
Quel popolo bello,nel quale mi specchiavo,diventato gente anonima,che ha creduto alla favola stupida e bugiarda,che si possa vivere meglio senza porsi troppi scrupoli.Popolo diventato incapace di leggere negli occhi di chi soffre,di chi fugge,vedendo in essi un nemico e non si accorge che i suoi veri nemici non hanno né soffernza,o motivo di fuga e non Hanno nemmeno occhi da guardare.
Paese mio,io non posso materialmente fuggire da te,l'età e gli amori mi legano qui,non posso,con il cuore spezzato,che ripudiarti e tradirti.....addio.
Posted by Picasa

1 commento:

chicchina ha detto...

Che dire di più?Non mi sono mai sentita così"nessuno"come adesso.
Occhi che hanno conosciuto bellezza,mai che hanno stretto altre mani,il piacere di sapere,per essere,l'onestà come ricchezza mai ostentata perchè serviva averla dentro, la libertà come bandiera,anni,sogni che un vento violento ha strappato lasciandoci privi delle cose in cui credavamo,
privi della nostra umanità fra gente che si incontra,o scontra ma non si guarda,che parla ma non si parla,che guarda senza vedere.
Basteranno i ricordi,e gli affetti ad ancorarci ? Speriamolo,caro amico,speriamo.