domenica 8 novembre 2009

Teatro del silenzio


Io Pinocchio,seduto davanti a questo verde teatro perduto tra cielo e colli,ascolto il silenzio,rotto solamente da lontani rumori di lavori agricoli,rotto dal canto di uccelli invisibili.Riposo le mie gambe fatte legno,seduto sopra un candido pezzo di marmo e gli occhi perduti lontano,guardo il nulla che si fa tutto nel verde silenzio della campagna,che si fa tutto nel silenzio interiore che scava la mia pena.
Acqua che riflette cielo e campagna,che riflette forme d'umano artificio,in questo teatro d'emozioni si smarrisce il cuore,si scioglie e vola;vola lontano alla ricerca di antiche esultanze,di antiche passioni e si trova a volare insieme agli uccelli lassù,dove il cielo diventa sipario.



7 commenti:

DIANA. BRUNA ha detto...

Ciaoooooooo Jengiskan ti ricordi di me? Come vedi il mondo è piccolo e prima o poi ci si ritrova. Sono anni che non ci sentiamo, ma io non ho mai dimenticato i veri amici di diablogando di cui spesso ho sentito la nostalgia. Verrò ancora a trovarti, ti abbraccio forte Bruna (quella che conoscevate come Nonna bruna)

Linasolopoesie ha detto...

Giancarlo!!!
finalmente ritorni da noi!!
Quanto mi sei mancato!!

Spero che ora sarai più presente nel blog....Che dire della poesia !! e bellissima !!

Molti amano scrivere poesie, alcuni hanno l'anima del vero poeta, le poesie nascoste nel cassetto hanno ali e chiedono di volare.

Vivere...Vivere vuol dire sperare,sperando vai avanti senza più fermarti,quando ti fermerai girati indietroe in quel momento i tuoi passi vedrai e non importa come sono dritti storti o a metà questo vuol dire che hai camminato anche sbagliando sei arrivato.

Un caro saluto, trascorri un Buon pomeriggio
Lina
(GRAZIE DI NON ESSERTI DIMENTICATO DI ME ....)

Linasolopoesie ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
chicchina ha detto...

Un Pinocchio che con gli occhi del disincanto,sa comunque vedere oltre, oltre l'umano artificio,cose che non tutti sanno più vedere.Privileggi dei ricordi custoditi e della poesia che li fa rivivere.Ciao Giancarlo.

Unknown ha detto...

hai detto bene "il cielo diviene sipario" .
sai forse è l'espressione più bella che ho letto e ho sentito in tutta la mia vita .complimenti. Marianna

Linasolopoesie ha detto...

Ciao Giancarlo .
Senza volerlo avevo eliminato questa poesia che ti scrissi .
Nel novembre 2009 .
E ho pensato di scrivertela di nuovo : Eccola:
LINA E IL CANARINO .
Una una mattina Lina vide un piccolo canarino che cinguettava .Il tempo si fermo'è un attimo lei rimase sola col il piccolo canarino. Cosi' iniziò a costruirgli una bellissima gabbia nella quale lo tenne con se .Ogni mattina allo spuntar del sole il piccolo canarino iniziava a cinguettare.Tutte le mattine, Lina si alzava sempre di buon umore,notò che fuori alla finestra c'era uno stormo di suoi amici canarini che lo chiamavano. Le venne subito in poco dopo in mente una bellissima idea,visto che si sentiva triste a tenere quel povero animale il gabbia, decise di far mangiare tutti insieme gli uccellini.Prese delle briciole di pane e le mise davanti a loro;poco dopo tutti gli uccellini le volarono sulle spalle e si misero a cinguettare in coro.Quella dolce melodia le fece ritornare indietro con la memoria ricordando i suoi tristi anni passati.E cosi' da quel giorno,tutte le mattine si affaccio alla finestra per ascoltarli.Ed era felice lei e il canarino .
UN GRANDE ABBRACCIO..LINA

Vanessa ha detto...

Great bblog