sabato 26 maggio 2007

mala tempora currunt











Tempi oscuri sento attorno a me e non solo qui nel nostro povero paese,ma in generale nel mondo,vedo la democrazia liquefarsi sotto i colpi della paura,vedo la ragione rattrappirsi e rintanarsi nel fondo dell'animo umano,come la lumaca nel suo guscio.Io,da credente,pensavo che fede e libertà fossero quasi sinonimi,nella mia ingenuità pensavo che nostro Signore ci avesse creato liberi,perché voleva che stessimo in piedi davanti a Lui,pronti a buttarci ai suoi piedi e chiedere perdono delle nostre miserie,oppure dialoganti con Lui fino al rinnegamento.Mi sbagliavo,io non ero libero davanti a Lui,in mezzo a noi c'è un esercito di preti salmodianti che pretendono di essere gli unici interpreti della sua volontà, io che voglio parlare con Lui,che ho questa pretesa che faccio? Non mi resta che aggirare la turba salmodiante e di cercare di ritrovarlo,magari nelle lacrime di un fratello,nella disperazione di chi si sente rifiutato,negli spasimi dell'agonia di chi non ce l'ha fatta e ha scelto di morire.




Una società spaventata e imbelle assiste cinica,impassibile,all'alleanza di poteri forti che mirano a far calare una cappa di piombo su di noi.




MALA TEMPORA CURRUNT









Se questi sono i tempi della modernità,o addirittura del post-moderno,allora i scelgo di essere antico,invoco la santità d'Afrodite,la prego che ci doni amore e passione



e lo splendente Apollo che ci doni la consolazione della poesia,della bellezza,dell'armonia



e prego Dioniso il salvatore che ci spalanchi davanti le sublimi porte della follia.







6 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa è la realtà, espressa nella forma più barbara dell'incoscienza umana. E sai cos’è l’orrore Jengiskan? Che tutti ne siamo consapevoli, però ci sentiamo paralizzati e spettatori silenziosi. Il cambiamento deve iniziare da ognuno di noi… profondamente e con grande consapevolezza! A poco serve seminare parole al vento, se queste possono solo germogliare negli animi puri e compassionevoli! Il cuore duole, soffre di un’autopunizione non voluta ma comunque inflitta… nella speranza che poi, un giorno, in silenzio, tutto possa migliorare. Utopie e sogni. Ma per fortuna questi restano ben saldi nel nostro cuore… Un affettuoso abbraccio :-) claudine
http://claudine2007.splinder.com/

jengiskan ha detto...

grazie Claudine vedo ke senti e capisci il mio dolore,il mio smarrimento,credimi talvolta vedo solo buio attorno a me,allora mi rifugio lontano e mi sento in colpa come di una fuga vigliacca.Non posso far altro che vivere al mio modo e con le mie idee costi quello ke costi,ma i tempi sono molto bui.Un bacio amica mia

Anonimo ha detto...

Lo capisco bene quello che dici, caro Jengis, anche se sono giovane e non ho la tua esperienza di vita nè la tua saggezza! Cerco anche io di parlare con Lui, lo cerco nonostante tutto e provando ho capito che Lui non va cercato fuori, ma dentro noi stessi. Ti dedico questo pensiero, anche se un po' lungo, ma credo valga pena leggerlo! A me aiuta molto, un abbraccio!
"Se ignori l'albero, non troverai mai la foresta
La foresta non esiste!
La foresta è solo una parola.
L'esistente è l'albero: alberi, alberi, alberi.
Essi esistono.
E se cerchi la foresta, e ignori gli alberi, non troverai mai la foresta.
Forse è per questo che tutti cercano Dio e non lo trovano.
Cercano un'astrazione.
Dio è come la foresta: puoi trovare un albero, una pietra, un uomo, una donna, un cane, un serpente, una stella.
Queste cose le troverai.
Dio non lo troverai da nessuna parte.
Dio è il nome della totalità.
Esiste in queste forme particolari.
Non ha altra esistenza che questa.
Esiste nell'albero come albero; esiste nella pietra come pietra; ed esiste nell'uomo come uomo.
La gente chiede: "Dov'è Dio?"
Ritti in mezzo alla foresta, chiedono: "Dov'è la foresta?"
E se dite loro: "Ma sei in mezzo alla foresta", risponderanno:
"Questa è una quercia, questo è un pino, ma dov'è la foresta?
Voglio conoscerla".
Costui impazzirà, e non incontrerà mai la foresta.
Non c'è foresta.
Esiste nella quercia, nel pino, nel cedro.
La foresta si manifesta in mille forme: ma in sé è introvabile, è solo un'astrazione, è universale.
Trova il particolare e lascia perdere l'universale,
questa è la differenza fra religione autentica e religione falsa: la religione falsa è rivolta all'astrazione, la religione autentica è rivolta al particolare.
Ama l'uomo, ama la donna, ama il bambino,
ama l'animale, ama l'albero, ama le stelle.
Non chiedere di Dio, e troverai Dio.
Amando una donna, amando un animale, amando un albero, a poco a poco ti accorgerai che l'albero non è solo un albero.
L'albero di gran lunga trascende l'albero stesso:
è una realtà trascendentale.
Amando una donna ti accorgerai che essa non è solo il corpo e non è solo la mente.
Qualcosa di gran lunga trascendente queste cose si nasconde dietro di lei.
La donna diviene una finestra: una finestra su Dio.
Tuo figlio diviene una finestra su Dio.
Ama il particolare, il concreto, il reale.
Guarda quanti misfatti sono stati compiuti in nome di astrazioni.
Cristiani che combattono maomettani, maomettani che combattono gli indù... e se gliene chiedi il perchè, ti diranno: "Per Dio!"
Il Dio islamico è un'astrazione, il Dio cristiano è un'astrazione, il Dio indù è un'astrazione.
Esiste solo l'essenza divina.
E tu uccidi l'indù, uccidi il maomettano, uccidi il cristiano: uccidi entità reali in nome di falsi ideali; uccidi esseri umani reali, in nome di teorie.
Non chiederò a nessuno la definizione di Dio.
No, attraverso l'amore la definizione scenderà in me.
La comprensione verrà attraverso l'amore, non attraverso il pensiero, attraverso un processo di ideazione.
Questa è la via del cuore: cominciare ad amare.
Mentre la via della mente è: continuare a pensare.
E non cercare la foresta: ci sono solo alberi, non c'è la foresta.
Foresta è solo un nome collettivo, un'astrazione.
Non c'è Dio nell'alto dei cieli.
Ci sono solo innumerevoli dei, il dio albero, il dio pietra, il dio fiume, il dio donna, il dio uomo: ci sono innumerevoli dei, ma non c'è Dio.
L'intera esistenza è divina.
Ama gli alberi, se vuoi sapere qualcosa della foresta.
Ama la gente, se vuoi sapere qualcosa di Dio.
Ogni manifestazione particolare può diventare una finestra, una porta.
Non farti ossessionare dalle parole: la parola "Dio" non è Dio,
la parola “Amore” non è l'amore, la parola "fuoco" non è il fuoco.
Lascia perdere le parole, e vai sempre più verso l'esistenziale.
Lascia che il sentire prenda il sopravvento sul pensare. Attraverso il sentire sorgerà la tua preghiera, e attraverso il sentire un giorno ti dissolverai.
E quando tu ti dissolvi,
Dio è.

(Osho)

jengiskan ha detto...

Claudine qst cosa ke mi hai scritto è bellissima la leggerò e la rileggerò mille volte perché merita di essere imparata a memoria.E' vero troppo spesso ci perdiamo dietro universali inarrivabili e perdiamo di vista il particolare ciò ke ci è vicino pronto per essere amato.Ciao Claudine a presto

Anonimo ha detto...

Gengis, ero io vyoletta, che ti ha mandato la poesia, sono felice che ti sia piaciuta! un bacio grande e grazie per la visita da me!!!

jengiskan ha detto...

Vyoletta scusa la mia distrazione,un bacio per farmi perdonare